Blitz dei Carabinieri del NIL a Messina: sospesa l’attività di un cantiere edile dove tutti i lavoratori erano impiegati “in nero”. Sanzioni per oltre 6.000 euro.
Un cantiere edile completamente fuorilegge, dove il 100% della manodopera presente era impiegata “in nero”. È la scoperta fatta a Messina dal personale ispettivo del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro (NIL) della Sicilia, durante un controllo mirato effettuato a ridosso delle festività pasquali. L’intervento ha portato all’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale e a pesanti sanzioni amministrative per la ditta responsabile.
L’ispezione rientrava in una campagna di vigilanza straordinaria denominata “Operazione STOP” (Sicurezza di Tutti gli Operatori), avviata a livello nazionale dai Carabinieri del NIL per intensificare i controlli sulla sicurezza e la regolarità del lavoro. Nel corso di un accertamento presso un cantiere edile a Messina (la cui esatta ubicazione non è stata resa nota), i militari specializzati nella tutela del lavoro hanno identificato due operai intenti a svolgere le loro mansioni. Dalle verifiche immediate è emerso che entrambi i lavoratori erano completamente “in nero”, ovvero privi di qualsiasi contratto di lavoro regolare e di comunicazione obbligatoria agli enti previdenziali e per l’impiego. Una situazione di totale illegalità, che ha fatto scattare immediatamente provvedimenti severi.
Operazione “STOP”: Controlli a Tappeto, Sanzioni e Sospensione Attività
Avendo riscontrato che l’intera forza lavoro presente sul cantiere (due lavoratori su due) era impiegata in nero, superando ampiamente la soglia di irregolarità prevista dalla legge (generalmente il 10%), i Carabinieri del NIL hanno adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Questa misura impedisce alla ditta di proseguire i lavori fino alla completa regolarizzazione della posizione dei lavoratori.
Alla sospensione si è aggiunta la contestazione di una sanzione amministrativa specifica di 2.500 euro. A questa somma seguirà l’applicazione della cosiddetta “maxi-sanzione per lavoro nero”, che in questo caso ammonterà a 1.950 euro per ciascuno dei due lavoratori irregolari, per un totale di 3.900 euro. L’importo complessivo delle sanzioni amministrative per la ditta supera quindi i 6.400 euro. L’Operazione “STOP”, come spiegano i Carabinieri, si inserisce nelle azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi del Piano integrato per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, adottato dal Ministero del Lavoro per il 2025, ed è rivolta in particolare ai settori produttivi considerati ad alto rischio, come l’edilizia.
Il contrasto al lavoro nero e la verifica del rispetto delle norme sulla sicurezza sono fondamentali per tutelare i diritti e l’incolumità dei lavoratori, combattere lo sfruttamento e garantire una concorrenza leale tra le imprese. I controlli del NIL proseguiranno in tutta la provincia.