MAZARA DEL VALLO – Avrebbe appiccato il fuoco all’abitazione dell’ex fidanzata, presumibilmente con l’intenzione di colpirla mentre si trovava all’interno, pochi giorni dopo la fine della loro relazione. Un cittadino mazarese è stato arrestato lo scorso 28 aprile dalla Polizia di Stato di Mazara del Vallo, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Marsala. L’uomo è accusato di aver dolosamente incendiato l’appartamento della donna. Fortunatamente, la vittima, appena rientrata da un viaggio, aveva deciso all’ultimo momento di trascorrere la notte altrove.
L’episodio incendiario risale alla notte del 24 aprile. In quell’occasione, i Vigili del Fuoco erano intervenuti per domare le fiamme che si erano propagate all’interno di un appartamento nella cittadina. Inizialmente, l’incendio era sembrato di natura accidentale e, grazie al tempestivo intervento, i danni erano stati contenuti. Fondamentale il fatto che l’inquilina non fosse presente in casa in quel frangente.
La svolta nelle indagini è avvenuta il pomeriggio del giorno seguente, il 25 aprile, quando la donna si è presentata presso gli Uffici del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza. Informata da una vicina dell’accaduto, nel verificare i danni subiti dalla sua abitazione, aveva rinvenuto oggetti non di sua proprietà e aveva immediatamente manifestato forti sospetti nei confronti del suo ex fidanzato. La relazione sentimentale con l’uomo si era conclusa da circa dieci giorni e, subito dopo la rottura, lei era partita per un viaggio programmato da tempo. La vittima ha raccontato agli agenti che l’ex compagno era a conoscenza del suo previsto rientro per la sera del 23 aprile e sospettava che avesse agito nella notte tra il 23 e il 24 proprio perché convinto di trovarla in casa. Per una fortunata coincidenza, la donna, stanca per il viaggio, aveva deciso di passare la notte a casa del suo ex marito insieme al figlio.
A seguito delle dichiarazioni della vittima, il personale della polizia scientifica del Commissariato ha effettuato un accurato sopralluogo all’interno dell’abitazione interessata dall’incendio. Durante l’ispezione sono stati rinvenuti elementi significativi: un’ascia, una scarpa da uomo parzialmente bruciata e una bottiglietta combusta, reperti che hanno rafforzato l’ipotesi dell’incendio doloso.
Ritenendo fondati i sospetti, gli agenti della sezione investigativa del Commissariato, unitamente al personale della polizia scientifica, hanno avviato una scrupolosa e tempestiva attività d’indagine, delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala. Gli investigatori hanno acquisito le immagini di tutti i sistemi di videosorveglianza comunali presenti nella zona di interesse. Dall’analisi certosina dei filmati, sono riusciti a identificare “con assoluta certezza” l’autore del grave gesto: l’ex fidanzato della donna. Dallo studio delle numerose immagini è emerso, inoltre, che l’uomo aveva adottato diversi espedienti nel palese tentativo di celare la propria identità, come il cambiarsi d’abbigliamento lungo il tragitto – verosimilmente per ostacolare la ricostruzione dei suoi spostamenti – e il coprirsi il capo con un cappuccio, protendendosi in avanti quando transitava in prossimità delle telecamere. Tali condotte sono state ritenute compatibili con una precisa strategia preordinata per eludere l’identificazione.
Le risultanze della meticolosa attività investigativa sono state quindi trasmesse all’Autorità Giudiziaria, la quale ha richiesto e ottenuto dal G.I.P. del Tribunale di Marsala l’emissione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dell’indagato, eseguita il 28 aprile. Le indagini preliminari sono tuttora in corso e, come sottolineato dagli inquirenti, l’indagato è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento e fino a un’eventuale sentenza di condanna definitiva.