Dalle prime ore di oggi i Carabinieri della Compagnia di Modica stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 indagati, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa. L’operazione, che si sviluppa nei territori di Ispica e Pozzallo, impegna sul campo 60 militari con il supporto di un elicottero e delle unità cinofile, e ha come obiettivo lo smantellamento di piazze di spaccio considerate particolarmente attive.
Secondo quanto finora comunicato, l’attività investigativa ha consentito di documentare un circuito di smercio di sostanze stupefacenti e di ricostruire ruoli e collegamenti tra i soggetti raggiunti dal provvedimento. Nel corso delle indagini sono stati eseguiti sequestri di cocaina e hashish, oltre al rinvenimento di armi da fuoco ed esplosivi. Elementi che, messi a sistema con gli altri riscontri, hanno portato alla misura cautelare firmata dal GIP del Tribunale di Ragusa.
Il dispositivo messo in campo dai Carabinieri prevede perquisizioni e controlli mirati in abitazioni e pertinenze riconducibili agli indagati, con l’obiettivo di consolidare il quadro probatorio e di intercettare eventuali ulteriori canali di approvvigionamento della droga. Il coordinamento aereo dell’elicottero e il lavoro delle unità cinofile puntano a garantire un monitoraggio capillare delle aree interessate e a ridurre i margini di fuga o occultamento di sostanze e armi.
I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa in programma alle 10.30 di oggi al Palazzo di Giustizia, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Ragusa. Sarà quella l’occasione per chiarire l’ampiezza delle contestazioni ipotizzate, la dinamica che avrebbe sorretto le piazze di spaccio tra Ispica e Pozzallo e l’eventuale presenza di collegamenti con contesti criminali più ampi.
In attesa degli aggiornamenti ufficiali, resta centrale la finalità preventiva del blitz: sottrarre sostanze e armi alla disponibilità delle strade e interrompere un circuito illecito che, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe avuto una continuità operativa nel territorio ibleo. Le attività proseguiranno per le prossime ore, anche con la verifica tecnica sui materiali sequestrati.
Si ricorda che le persone raggiunte da misura cautelare sono allo stato indagate e si presumono innocenti fino a eventuale sentenza definitiva. L’intervento dell’Arma si colloca nel perimetro delle iniziative di contrasto al traffico di stupefacenti e alla detenzione di armi, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza pubblica e il tessuto sociale dei comuni coinvolti.



