Un film rende evidente il disagio e lo smarrimento dell’estate del 1943, in piena Seconda guerra mondiale: il film biografico del 1974 sul brigadiere Salvo D’acquisto, comandante dei carabinieri facente funzione presso la stazione di Torre in Pietra vicino Roma, con fedeltà storica, narra i giorni che vanno dal 25 luglio, caduta del fascismo, fino all’8 settembre, giorno della proclamazione dell’armistizio. Il brigadiere D’acquisto muore il 23 settembre per aver donato la sua vita in cambio della vita dei cittadini di Torre in Pietra presi per rappresaglia dai tedeschi ormai nemici dell’Italia.
La generale confusione di quel periodo è legata proprio ai fatti della storia della Seconda guerra mondiale e della caduta del Fascismo.
L’Italia era pesantemente attaccata dagli angloamericani che erano sbarcati già in Sicilia il 10 luglio con successo. La popolazione italiana aveva un forte risentimento contro il regime fascista e Mussolini, mai prima di quel momento. Il risentimento e il malcontento era iniziato dagli scioperi organizzati dagli operai nel nord Italia qualche mese prima dell’estate del ’43.
Nella notte tra il 24 e il 25 luglio il Gran Consiglio del Fascismo su un ordine del giorno di Dino Grandi mise in minoranza Mussolini. Il re maturò la decisione di liberarsi del duce e di farlo arrestato.
Il re nominò il maresciallo Pietro Badoglio capo del governo. Ufficilamente Badoglio, per rassicurare Hitler, dichiarò che l’Italia avrebbe continuato la guerra con la Germania. In realta il governo fu incaricato di aprire trattative di armistizio con gli angloamericani. Hitler non si fidava e si impegnò con forza per il controllo tedesco sull’Italia.
Il 3 settembre il generale Castellano firmò a nome dell’Italia l’armistizio con gli Angloamericani guidati dal generale Eisenhower.
Tale armistizio fu reso pubblico da Badoglio l’8 settembre successivo.
L’esercito non ebbe direttive precise e si disgregò. Il 9 settembre il re Vittorio Emanuele III e Badoglio lasciarono Roma per rifugiarsi a Brindisi.
I 45 giorni dalla caduta di Mussolini all’armistizio furono giorno di confusione e di smarrimento.
Una volta che tutto fu chiaro e da che parte stava ormai l’Italia i tedeschi attuarono l’operazione Asse e occuparono l’Italia fino alla linea Gustav.
I Tedeschi attaccarono e occuparono Roma con la risposta secca del popolo e dei militari che seppur sbandati resistettero a lungo prima di arrendersi dando inizio alla prima grande battaglia della Resistenza italiana.