VILLAGRAZIA DI CARINI (PALERMO) – Un audace furto con la consolidata e distruttiva tecnica della “spaccata” è stato messo a segno la scorsa notte ai danni di un frequentato centro scommesse situato a Villagrazia di Carini. Nel mirino dei malviventi è finito il Punto Snai di piazza della Vittoria, dal quale sono state rubate quattro slot machine di tipo VLT (Video Lottery Terminal). Per compiere l’effrazione, i ladri hanno utilizzato un’automobile, risultata rubata, come un vero e proprio ariete contro l’ingresso dell’attività. Sull’episodio indagano con attenzione i Carabinieri, che hanno prontamente raccolto la denuncia del titolare e stanno analizzando scrupolosamente i filmati delle telecamere di sicurezza della zona.
Secondo una prima, ma già piuttosto dettagliata, ricostruzione degli eventi fornita dagli investigatori dell’Arma, la banda criminale sarebbe stata composta da almeno tre individui, tutti con i volti accuratamente coperti per impedirne l’identificazione. Il gruppo avrebbe agito con una pianificazione che denota una certa esperienza. Inizialmente, si sono presentati davanti all’obiettivo a bordo di un’Alfa Romeo Mito di colore scuro. Successivi accertamenti hanno confermato che tale vettura era stata rubata due giorni prima nel capoluogo, a Palermo, verosimilmente proprio in preparazione del colpo.
Il ladro al volante della Mito avrebbe quindi effettuato una manovra decisa, lanciando l’auto in retromarcia contro l’ingresso principale dell’esercizio commerciale. L’impatto violento ha mandato in frantumi la vetrina, creando così un varco sufficiente per accedere ai locali. Una volta all’interno, i malviventi, agendo rapidamente, hanno caricato le quattro slot machine – presumibilmente contenenti una somma considerevole di denaro contante – su un secondo veicolo, anch’esso con ogni probabilità di provenienza furtiva, utilizzato specificamente per il trasporto della refurtiva e per garantire una fuga più agile.
A fare l’amara scoperta del furto e dei danni è stato lo stesso titolare del centro scommesse che, accortosi di quanto avvenuto, si è trovato di fronte ai chiari segni dell’effrazione e all’evidente ammanco degli apparecchi da gioco. Senza perdere tempo, ha immediatamente lanciato l’allarme contattando il numero unico di emergenza 112. Sul luogo del furto sono quindi tempestivamente intervenuti i militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Carini. Gli uomini dell’Arma hanno effettuato un accurato sopralluogo per constatare l’effettiva entità dei danni provocati alla struttura e per raccogliere tutti i primi elementi e le tracce utili per lo sviluppo delle indagini.
Le investigazioni dei Carabinieri sono scattate immediatamente dopo l’intervento e stanno procedendo a ritmo serrato nel tentativo di dare un volto e un nome ai responsabili. Un tassello fondamentale dell’attività investigativa è rappresentato dall’acquisizione e dall’analisi delle immagini registrate dalle numerose telecamere di videosorveglianza installate sia all’interno del Punto Snai che nelle immediate vicinanze dell’esercizio commerciale, oltre a quelle che monitorano le principali vie di comunicazione della zona. L’attenta visione dei filmati è considerata cruciale per tentare di identificare i componenti della banda, nonostante agissero a volto coperto, e per ricostruire con precisione il percorso seguito dai veicoli utilizzati per il colpo e per la successiva fuga. Ogni dettaglio, anche apparentemente insignificante, potrebbe rivelarsi determinante per la risoluzione del caso.
Il bottino esatto del colpo è ancora in fase di precisa quantificazione, ma si stima che possa ammontare a diverse migliaia di euro, tenendo conto del denaro contante che si presume fosse contenuto all’interno delle quattro slot machine VLT asportate. A questa somma si aggiungono i considerevoli danni materiali subiti dall’ingresso e dalla struttura del centro scommesse a causa della violenza utilizzata per la “spaccata”. I Carabinieri proseguono senza sosta le loro attività investigative per assicurare i responsabili di questo grave furto alla giustizia e per tentare di recuperare, qualora possibile, la refurtiva e i mezzi impiegati per il raid notturno.