FAVIGNANA – Ancora un grave episodio di violenza contro chi opera per salvare vite umane. Nella notte tra giovedì e venerdì, due volontari della pubblica assistenza Anpas Paceco Soccorso sono stati aggrediti a Favignana mentre rispondevano a una chiamata d’emergenza del 118. Un giovane in evidente stato di alterazione li ha minacciati con un coltello e un accendino, ha danneggiato l’ambulanza e ha persino tentato di mettere in moto il mezzo per fuggire. Fortunatamente, i due soccorritori non hanno riportato ferite gravi, ma l’accaduto solleva un grido d’allarme sulla sicurezza del personale sanitario, specialmente dei volontari.
Il team, composto dai volontari Antonino Vultaggio e Irene Bruno, era in servizio sull’isola per un turno di “eccedenza 118” quando è stato allertato per un intervento classificato come “codice giallo”. Una volta giunti sul luogo indicato, i due si sono trovati di fronte un giovane in uno stato di palese alterazione psicofisica. L’uomo ha immediatamente assunto un atteggiamento ostile, minacciando i soccorritori con un coltello e un accendino. Non contento, si è scagliato contro l’ambulanza, colpendola a calci e pugni, per poi compiere il gesto più sconsiderato: tentare di avviare il mezzo di soccorso per allontanarsi, lasciando i due operatori a piedi.
Solo il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, allertate presumibilmente durante le concitate fasi dell’aggressione, ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente e che l’aggressore potesse portare a termine il suo tentativo di fuga con l’ambulanza.
Sebbene i due volontari siano usciti fisicamente indenni dall’increscioso episodio, resta altissima la preoccupazione per la loro incolumità e per quella di tutti gli operatori del settore. «È la seconda aggressione in un mese ai danni dei nostri volontari», ha dichiarato con fermezza Lorenzo Colaleo, presidente di Anpas Sicilia. «Solo questa notte – ha aggiunto – se ne sono verificate due: una a Favignana e una a Scordia, dove sono stati coinvolti i soccorritori della Seus. È una condizione insostenibile».
Di fronte a questa escalation, Colaleo ha annunciato la piena disponibilità di Anpas Sicilia a un confronto immediato con le istituzioni regionali per individuare e definire misure concrete ed efficaci a tutela del personale sanitario, con un’attenzione particolare ai numerosi volontari che operano gratuitamente al servizio delle comunità siciliane.
Immediata è stata espressa la solidarietà ai due volontari coinvolti, Antonino Vultaggio e Irene Bruno, e alla presidente della pubblica assistenza Paceco Soccorso, Rosanna Di Maggio. «Anpas Sicilia sarà ancora una volta al loro fianco», ha assicurato Colaleo, ribadendo il supporto dell’organizzazione regionale.
Anpas Sicilia, fondata nel 1992, rappresenta una rete capillare di solidarietà sull’isola, riunendo 36 pubbliche assistenze con circa 3000 volontari attivi e 5000 soci sostenitori. La richiesta che emerge da questo ennesimo, preoccupante episodio è chiara e non più differibile: garantire maggiore sicurezza a chi ogni giorno, anche nelle condizioni spesso difficili delle isole minori, si trova in prima linea per prestare soccorso e salvare vite.