Una nottata di altissima tensione, durata quasi otto ore, si è conclusa all’alba a Favara, in provincia di Agrigento, con l’intervento delle squadre speciali dei Carabinieri. Un uomo di 52 anni, in evidente stato di alterazione, si era barricato all’interno della sua abitazione in viale Stati Uniti, minacciando di morte la madre convivente. Il blitz dei militari ha posto fine all’incubo, assicurando l’uomo alle cure mediche e mettendo in salvo la donna.
Tutto è iniziato nella serata di ieri, lunedì 14 aprile 2025. Il 52enne, per motivi ancora da chiarire ma apparentemente in preda a un forte stato di agitazione psicofisica, si è barricato nel suo appartamento in viale Stati Uniti, tenendo con sé l’anziana madre. La situazione è precipitata quando l’uomo ha iniziato a minacciare di morte la donna, brandendo un’arma che, secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere stata anche un’arma giocattolo, ma che in quel contesto di terrore ha avuto lo stesso effetto intimidatorio di una vera. Fortunatamente, la donna è riuscita a divincolarsi e a rifugiarsi in un’altra stanza dell’appartamento, da dove è riuscita a lanciare l’allarme alle forze dell’ordine. Immediatamente è scattato un imponente dispositivo di sicurezza. Oltre trenta Carabinieri hanno circondato l’edificio, isolando l’area e chiudendo viale Stati Uniti al traffico e al transito pedonale. Sul posto è giunto anche il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Nicola De Tullio, che ha tentato a più riprese una mediazione, chiamando per nome il 52enne nel tentativo di tranquillizzarlo e di convincerlo a desistere. Ogni tentativo di dialogo, però, è caduto nel vuoto. Presente sul luogo anche il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, per seguire da vicino l’evolversi della critica situazione.
Dopo quasi otto ore di estenuanti e infruttuosi tentativi di mediazione, vista l’immobilità dell’uomo e il persistere della situazione di pericolo, si è deciso per l’intervento risolutivo. Da Palermo sono giunte le Squadre Operative di Supporto (SOS) dei Carabinieri, unità specializzate addestrate a intervenire in scenari ad alto rischio, imprevedibili e pericolosi. Alle sei del mattino in punto, i militari delle SOS hanno fatto irruzione nell’appartamento. L’operazione è stata rapida e precisa: il 52enne è stato immobilizzato e reso inoffensivo, senza che nessuno riportasse ferite. Una volta messa in sicurezza la situazione e liberata la madre, l’uomo è stato preso in carico dai sanitari del 118, anch’essi presenti sul posto, e trasportato in ospedale. Lì, considerata la sua condizione di alterazione, è stato sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO). Le cronache locali riportano un passato difficile per l’uomo, segnato dalla tragica morte del padre, ucciso anni fa a margine di una spedizione punitiva. Un dettaglio che potrebbe fornire un contesto, ma la cui rilevanza sarà eventualmente valutata dagli specialisti e dall’autorità giudiziaria. L’importante, al momento, è che l’incubo per la madre sia finito e che l’uomo sia ora affidato alle cure mediche.