Scattano domani i pagamenti della seconda finestra dei contributi regionali sul credito al consumo. Irfis-FinSicilia ha concluso l’istruttoria di 1.169 pratiche presentate entro il 30 settembre, dando continuità alla misura con cui la Regione Siciliana sostiene le famiglie nell’acquisto di beni non di lusso. Dall’avvio dell’intervento, l’istituto ha erogato circa 5 milioni di euro.
Il contributo copre il 70% degli interessi, per importi compresi tra 150 e 5.000 euro. Possono farne richiesta i residenti in Sicilia con Isee inferiore a 30 mila euro che abbiano sottoscritto un prestito a partire dal 1° gennaio 2025. Le domande si presentano online sulla piattaforma Irfis entro il 31 dicembre: è atteso un incremento nell’ultima parte dell’anno.
Nel perimetro dei beni agevolabili rientrano automobili fino a 1.600 cc, ciclomotori fino a 250 cc, autoveicoli elettrici con potenza omologata superiore a 100 kW e motoveicoli elettrici oltre 35 kW. Ammessi anche computer, tablet, arredi domestici, dispositivi medici e impianti fotovoltaici o solari termici per i fabbisogni familiari.
«Continuiamo a mantenere gli impegni assunti con le famiglie siciliane — afferma il presidente della Regione Renato Schifani —. Questo intervento rappresenta una risposta concreta alle esigenze economiche dei cittadini, in un momento in cui il costo della vita grava fortemente sui bilanci domestici. Abbiamo allargato la platea dei possibili richiedenti del contributo sui prestiti al consumo e i numeri ci stanno dando ragione. Tutto questo sempre allo scopo di favorire l’accesso al credito e sostenere concretamente le famiglie nell’acquisto di beni durevoli riducendo il peso degli interessi sui prestiti».
«Alle famiglie in difficoltà serve un aiuto subito: bene dunque l’abbattimento degli interessi quando orienta gli acquisti verso ciò che fa risparmiare in bolletta e riduce le emissioni». dichiara Giovanni Romeo, coordinatore di Europa Verde Sicilia «Chiediamo alla Regione di rendere questa misura davvero utile e moderna, premiando con una maggiorazione del contributo chi sceglie fotovoltaico, solare termico, pompe di calore, coibentazioni, elettrodomestici in alta efficienza e la mobilità a zero emissioni. Mentre sugli acquisti di veicoli tradizionali i criteri devono essere chiari: accesso solo con rottamazione dei mezzi più inquinanti e limiti emissivi stringenti, per non sprecare risorse pubbliche e migliorare la qualità dell’aria».



