È stato ritrovato senza vita il corpo del pescatore amatoriale scomparso nella serata di ieri ad Ognina. L’uomo, 44 anni, originario del quartiere San Cristoforo, era caduto in mare mentre si trovava sulla scogliera nei pressi della Tavernetta, intento in una battuta di pesca. Le speranze di un ritrovamento in vita si sono infrante questa mattina quando, durante un sorvolo di perlustrazione, un elicottero della guardia costiera ha individuato un corpo in mare in zona Plaia, nel golfo di Catania.
Il tragico avvistamento ha posto fine alle ricerche avviate nella notte, a cui avevano preso parte uomini della questura di Catania, vigili del fuoco e guardia costiera. Lo scooter del pescatore era stato rinvenuto poco dopo l’allarme in viale Ruggero di Lauria, lasciando presagire il drammatico epilogo che si è poi confermato.
Dalla scogliera alla Plaia: il corpo spinto dalla corrente
Il punto in cui è stato recuperato il corpo si trova a diversi chilometri di distanza dal luogo dell’incidente. Secondo le prime ipotesi, le correnti marine avrebbero trascinato il corpo fino alla Plaia, rendendo complesse le operazioni di localizzazione durante le prime ore delle ricerche. Il ritrovamento è avvenuto grazie al coordinamento delle squadre a terra e al supporto aereo, che ha permesso di ampliare l’area di perlustrazione.
Una volta recuperato, il corpo è stato trasferito in banchina al porto di Catania, dove è avvenuto il riconoscimento formale da parte dei familiari, presenti insieme a un medico legale incaricato degli accertamenti preliminari. Il dolore e lo sgomento dei parenti hanno accompagnato le operazioni, avvenute in un clima di forte commozione.
Una tragica fatalità, si indaga sulla dinamica
L’episodio viene al momento classificato come un tragico incidente. L’uomo, appassionato di pesca sportiva, si trovava solo al momento della caduta in mare. Non è ancora chiaro se lo scivolamento sia avvenuto per un’imprudenza, un malore improvviso o a causa delle condizioni del terreno roccioso. La dinamica precisa sarà oggetto di ulteriore ricostruzione da parte delle autorità competenti.
La scogliera di Ognina, teatro della scomparsa, è un’area impervia, spesso frequentata da pescatori nonostante i rischi legati alla conformazione del litorale. Questo ennesimo caso riaccende l’attenzione sulla sicurezza nei tratti costieri non attrezzati, dove anche un momento di distrazione può trasformarsi in tragedia.