Un quadro allarmante di incuria, illegalità diffusa e potenziale pericolo per la salute e la sicurezza dei clienti è emerso da un controllo approfondito effettuato dalla task force specializzata della Polizia di Catania in un noto ristorante con annessa area per intrattenimenti danzanti nella zona di viale Africa. Le scoperte hanno delineato una vera e propria “cucina da incubo” e una serie di gravi violazioni che hanno portato al sequestro di ingenti quantità di alimenti e a sanzioni pecuniarie per decine di migliaia di euro.
L’ispezione, condotta nei giorni scorsi dagli agenti specializzati nei controlli alimentari e amministrativi, ha rivelato una situazione critica fin dal primo approccio alle cucine e ai magazzini. È stata riscontrata una massiccia presenza di prodotti e preparati alimentari completamente privi di etichettatura e, di conseguenza, di qualsiasi tracciabilità che ne attestasse l’origine e la data di scadenza. Alcuni di questi alimenti sono stati giudicati non idonei al consumo umano. Per questo motivo, i poliziotti hanno proceduto al sequestro e al successivo avvio alla distruzione di circa 50 litri di olio d’oliva di dubbia provenienza, oltre a uova, carne, pesce e altri preparati per un peso complessivo di circa 25 chilogrammi. A completare il quadro delle criticità alimentari, condizioni igienico-sanitarie definite carenti a causa di una generalizzata mancanza di pulizia.
Ma le irregolarità non si limitavano alla gestione degli alimenti. Sul fronte della sicurezza dei locali e dei lavoratori, la situazione non era migliore. Gli agenti hanno constatato la presenza di estintori con la revisione scaduta, un rischio gravissimo in un locale aperto al pubblico. Ancora più preoccupante, le uscite di emergenza erano ostruite e ingombrate da tavoli regolarmente occupati da clienti, una palese violazione delle norme di sicurezza che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche in caso di necessità di evacuazione rapida. Anche gli spogliatoi per il personale sono risultati non conformi, con un numero di armadietti insufficiente per i dipendenti presenti.
Numerose anche le mancanze dal punto di vista amministrativo e delle licenze. Il locale era sprovvisto della tabella oraria obbligatoria e della tabella indicante i tassi alcolemici delle bevande servite. Risultavano inoltre pendenze con l’Agenzia delle Dogane, presumibilmente per mancati pagamenti relativi a licenze o imposte. Gli accertamenti hanno poi rivelato un ampliamento abusivo della struttura rispetto alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) presentata al Comune, oltre a una non conformità dell’area designata per i fumatori.
Le problematiche, infine, si estendevano anche al locale annesso, utilizzato per serate musicali e intrattenimento danzante, dove sono state riscontrate ulteriori irregolarità, a testimonianza di una gestione complessivamente poco attenta al rispetto delle normative. L’accumulo di tutte queste violazioni ha portato all’emissione di sanzioni amministrative per un importo complessivo che ammonta a diverse decine di migliaia di euro, una “stangata” che riflette la gravità e la molteplicità delle infrazioni contestate.