CAPIZZI (ME) — Una serata che doveva essere di svago si è trasformata in tragedia nel cuore del centro nebroideo. Ieri sera, intorno alle 21:30, un ragazzo di sedici anni, Giuseppe Di Dio, è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco e ha perso la vita in via Roma, davanti a un bar frequentato da molti coetanei. Un altro giovane è rimasto ferito e trasportato in ospedale per le cure del caso.
Secondo quanto ricostruito nelle prime ore di indagine, sul luogo sarebbero giunte tre persone a bordo di un’automobile; uno di loro, sempre in base agli elementi acquisiti al momento, avrebbe esploso almeno un colpo d’arma da fuoco, prima di allontanarsi. La scena — in un tratto centrale e normalmente affollato della cittadina — ha generato immediata paura tra i presenti e l’arrivo dei soccorsi e delle forze dell’ordine.
I Carabinieri hanno aperto le indagini coordinati dalla Procura della Repubblica di Enna, che fin da subito ha disposto il massimo riserbo sulle attività investigative. Nella notte i militari hanno individuato e fermato tre persone ritenute collegate all’episodio; gli accertamenti proseguono per chiarire dinamiche, movente e responsabilità. Al momento non sono state rese note ulteriori informazioni sull’identità degli indagati né sulla posizione dell’altro ferito.
La vittima, studente all’istituto alberghiero locale e figlio di una famiglia conosciuta nel paese, era molto giovane: la comunità di Capizzi è sotto shock e numerosi residenti si sono riversati sul luogo del delitto nelle ore successive all’accaduto. Diverse persone presenti al momento della sparatoria sono state ascoltate dai carabinieri; i rilievi tecnici e la raccolta di immagini e testimonianze sono in corso per ricostruire la dinamica esatta dell’evento.
Le autorità hanno invitato alla prudenza e al rispetto del lavoro degli inquirenti: ogni elemento sarà vagliato con rigore nell’ambito delle procedure giudiziarie. Va ricordato che per le persone fermate vale il principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.
La tragedia riapre la questione della sicurezza nei piccoli centri e l’allarme per la presenza di armi tra i giovani: la comunità chiede risposte rapide e chiarezza. Nel frattempo proseguono le indagini dei Carabinieri della Compagnia competente, al lavoro per fare piena luce sull’accaduto e ricostruire tutte le responsabilità legate a questa vicenda che ha segnato profondamente Capizzi.



