Nel corso di un servizio di pattugliamento ordinario a Campofranco, i Carabinieri della Stazione locale, appartenenti alla Compagnia di Mussomeli, hanno fermato un’autovettura guidata da un uomo già noto alle forze dell’ordine e privo di patente. Durante le consuete verifiche, l’attenzione dei militari è stata attirata dalla passeggera, una donna che presentava evidenti segni di percosse sul volto.
L’intervento tempestivo dei Carabinieri si è rivelato decisivo: notando lo stato di visibile paura della donna, i militari si sono adoperati immediatamente per metterla in sicurezza e offrirle il necessario sostegno psicologico. Solo dopo essere stata tranquillizzata, la vittima ha trovato il coraggio di raccontare quanto stava vivendo da tempo.
La denuncia: anni di abusi culminati in un’aggressione
Secondo il racconto fornito ai militari, la donna sarebbe stata vittima di ripetuti episodi di violenza e vessazioni da parte del proprio compagno convivente, culminati in una violenta aggressione avvenuta la sera precedente al controllo. L’attacco le avrebbe procurato traumi fisici tali da rendere necessario il ricorso a cure mediche.
Alla luce delle dichiarazioni rese e degli elementi raccolti, i Carabinieri hanno proceduto al deferimento dell’uomo, un 52enne, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta, ha portato il Giudice per le Indagini Preliminari ad emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai militari dopo le consuete formalità di rito.
Un caso che rientra nella lotta alla violenza di genere
L’arresto del sospettato, attualmente solo indiziato di reato e la cui responsabilità dovrà essere accertata nel corso del procedimento giudiziario, si inserisce nell’ambito di un’azione più ampia e strutturata condotta dall’Arma dei Carabinieri per contrastare la violenza domestica e di genere. L’obiettivo è duplice: tutelare le vittime e rafforzare la sicurezza all’interno delle comunità.
La vicenda dimostra ancora una volta l’importanza dell’attività di prossimità svolta dalle forze dell’ordine, capaci di intercettare situazioni di pericolo anche in contesti apparentemente ordinari. Le indagini sono tuttora in corso, sotto il coordinamento della Procura di Caltanissetta, al fine di accertare tutti i dettagli e garantire piena giustizia alla vittima.