Taglio del nastro per lo svincolo autostradale Brancaccio–Forum Porta Sud, nuova porta d’accesso all’area orientale di Palermo. L’opera, attesa per decenni, è stata aperta al traffico alla presenza del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, del sindaco di Palermo Roberto Lagalla, dei vertici comunali e dei rappresentanti di Anas.
Schifani ha rivendicato l’approccio operativo del governo regionale, prendendo le distanze dalle lungaggini che hanno segnato la storia dell’infrastruttura: «Siamo al governo da circa tre anni, per cui trentotto anni di ritardi non mi appartengono. Siamo qui per testimoniare che alla fine, se si riesce a fare qualcosa, non è merito del sottoscritto, ma dell’impegno di tanti. A me non interessano le polemiche, ma i fatti. Quello che stiamo cercando di fare in questi anni di governo». Un messaggio diretto, che mira a spostare il dibattito dal terreno delle responsabilità pregresse a quello dei risultati ottenuti.
Il presidente della Regione ha ricordato anche il ruolo che l’ente regionale ha avuto nelle fasi iniziali del progetto: i primi due lotti dell’opera furono finanziati dalla Regione all’inizio degli anni Duemila. Oggi, ha sottolineato, la consegna dello svincolo è frutto della collaborazione istituzionale tra Comune di Palermo e Anas, che hanno seguito le fasi finali dell’intervento fino all’apertura odierna. Una collaborazione definita “esempio concreto” di continuità amministrativa: iter complesso, molti passaggi tecnici, ma risultato tangibile sul territorio.
L’infrastruttura, dal valore di oltre tre milioni di euro, ha avuto un percorso lungo quasi quarant’anni tra progettazioni, fermate e ripartenze. Il completamento e la validazione sono arrivati negli ultimi anni e l’opera è stata infine realizzata con l’obiettivo dichiarato di alleggerire il traffico in ingresso e in uscita dall’area commerciale di Brancaccio e dal nodo del Forum, uno dei poli a maggiore afflusso veicolare della città. L’apertura dello svincolo viene quindi letta come un tassello strategico per la mobilità nella zona est di Palermo, storicamente congestionata e priva di raccordi fluidi con l’autostrada.
Nel corso dell’inaugurazione, l’amministrazione comunale ha parlato di “passo storico”: Palermo si riappropria di un innesto viario progettato quasi quarant’anni fa e mai entrato davvero in esercizio, nonostante le aspettative dei residenti e delle attività della zona industriale e commerciale. Tra i punti richiamati, anche gli ultimi ostacoli rimossi in extremis prima dell’apertura, come gli interventi di bonifica di aree abusive a ridosso del tracciato.
Il messaggio politico, al termine della cerimonia, è stato chiaro: nonostante ritardi e frammentazioni amministrative, l’opera oggi è percorribile. Resta ancora da completare lo svincolo in direzione Catania, indicato come prossimo passo, ma per Brancaccio la nuova connessione è realtà. Schifani ha definito l’intervento un segnale da dare ai cittadini: meno scontro pubblico, più cantieri che arrivano al traguardo.



