Droga, armi e violenza tra Partinico e Borgetto: otto misure cautelari, cinque arresti domiciliari
PARTINICO – Un’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Partinico, condotta all’alba di oggi, ha portato all’esecuzione di otto misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti indagati per gravi reati, tra cui traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di armi clandestine, ricettazione e lesioni personali aggravate. Cinque le persone finite agli arresti domiciliari, tre quelle sottoposte all’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza.
Il provvedimento è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura della Repubblica, al termine di un’articolata indagine che ha riguardato i comuni di Partinico e Borgetto. Le indagini, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, hanno fatto emergere l’esistenza di un consolidato e redditizio sistema di spaccio, incentrato principalmente su cocaina, hashish e marijuana.
Gli sviluppi investigativi hanno portato non solo al sequestro di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, ma anche a diversi arresti in flagranza avvenuti nel corso dei mesi. Determinante, secondo i militari, è stato il monitoraggio costante delle attività sospette che ha permesso di documentare scambi, incontri e consegne. Alcuni degli indagati risultano soggetti già noti alle forze dell’ordine, ritenuti particolarmente pericolosi per la loro disponibilità di armi da fuoco.
Durante le perquisizioni domiciliari e i controlli condotti nel corso dell’inchiesta, i Carabinieri hanno rinvenuto un revolver calibro 38 con matricola abrasa, corredato da un centinaio di munizioni, oltre a un’arma giocattolo alterata per diventare potenzialmente letale. Un ulteriore elemento che rafforza il quadro di allarme sociale emerso dalle indagini.
Tra gli episodi contestati anche un’aggressione avvenuta in contesto di lite, degenerata con il ferimento a coltellate di uno dei presenti. Le lesioni, classificate come aggravate, sono ritenute strettamente connesse al clima di violenza e intimidazione che circondava le attività del gruppo.
L’operazione si inserisce in un più ampio piano di contrasto alle organizzazioni criminali operanti nel comprensorio partinicese, da tempo sotto osservazione per dinamiche legate al traffico di droga e al possesso illegale di armi. Le autorità sottolineano che, nonostante la gravità degli indizi raccolti, tutti gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva, nel rispetto del principio di presunzione di non colpevolezza sancito dalla Costituzione.
Le indagini proseguono sotto il coordinamento della Procura di Palermo per delineare ulteriori responsabilità e verificare eventuali collegamenti con circuiti criminali più ampi.



