Maxi controllo della task force della polizia nel borgo marinaro. Sequestrati e distrutti 80 kg di prodotti ittici non idonei al consumo. Trovato un lavoratore in nero e riscontrate gravi carenze igieniche.
ACI TREZZA (CATANIA) – Pesce surgelato di dubbia provenienza, blatte tra i locali e un lavoratore in nero. È il quadro sconcertante emerso da un maxi controllo effettuato da una task force coordinata dalla polizia ad Aci Trezza, che ha portato alla chiusura temporanea di un noto ristorante del borgo marinaro e a pesanti sanzioni per un panificio. L’operazione mirava a garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie, la sicurezza sui luoghi di lavoro e la tutela dei consumatori.
Nel mirino degli agenti è finito prima un ristorante. Durante l’ispezione, sono stati rinvenuti e immediatamente sequestrati per la distruzione ben 80 chilogrammi di pesce surgelato e preparati ittici. Il prodotto era completamente privo di tracciabilità, risultando quindi non idoneo al consumo umano e potenzialmente pericoloso per la salute dei clienti. Ma le irregolarità non si fermavano qui. All’interno dei locali, i cui spazi erano stati ampliati senza le necessarie autorizzazioni, sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie, tra cui la presenza di infestanti striscianti.
Inoltre, gli agenti hanno accertato la presenza di un dipendente “in nero”, senza un regolare contratto di lavoro. A completare il quadro, gli estintori non erano a norma. Per quest’ultima violazione, il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria. Al termine dei controlli, è scattata la sospensione temporanea dell’attività del ristorante, oltre a multe per migliaia di euro.
La task force ha poi ispezionato un panificio nelle vicinanze, dove la situazione non è apparsa migliore. Anche qui, le condizioni igieniche sono state giudicate pessime, con la presenza di “grande sporcizia”. Gli ispettori hanno contestato l’omessa informazione ai consumatori sui prodotti in vendita, la presenza di estintori scaduti e la mancanza di protezioni per i dipendenti contro il rischio elettrico. È emerso, inoltre, che l’attività operava senza la necessaria Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Anche in questo caso, il titolare è stato denunciato e sono state elevate sanzioni per migliaia di euro.
L’operazione si inserisce in una più ampia campagna di controlli volti a tutelare la salute pubblica e la legalità, specialmente nelle località turistiche durante la piena stagione estiva.



