Un uovo di Pasqua, simbolo di festa e dolcezza per i bambini, si è trasformato in fonte di grande spavento per una famiglia di Aci Catena, in provincia di Catania. Un bambino è stato ricoverato in ospedale ad Acireale dopo aver ingerito una strana polvere contenuta, secondo una prima ricostruzione, proprio all’interno di un uovo ricevuto in dono a scuola. Fortunatamente il piccolo è fuori pericolo, ma l’episodio ha destato allarme e ha fatto scattare le indagini delle autorità sanitarie.
A raccontare la vicenda, avvenuta nel plesso scolastico Madre Teresa di Calcutta di Aci Catena, è la rappresentante d’istituto, Valentina Mangiafico. Il bambino avrebbe trovato all’interno dell’uovo di Pasqua, ricevuto come regalo nel contesto scolastico, una bustina contenente della polvere.
Incuriosito, ne avrebbe ingerito una parte. A rendere ancora più insolita la scoperta, secondo quanto riferito, è stato l’involucro della bustina, che presentava un tema natalizio, apparentemente incongruo con il contesto pasquale. Subito dopo l’ingestione, il bambino ha manifestato un malessere che ha allarmato genitori e insegnanti. “C’è stata una grande preoccupazione,” spiega la rappresentante Mangiafico, “addirittura si era pensato a un caso di avvelenamento”. Il piccolo è stato immediatamente accompagnato all’ospedale di Acireale.
Soccorsi, Indagini SIAN e l’Appello alla Prudenza dalla Scuola
Presso il nosocomio acese, il bambino è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso. I medici, fortunatamente, hanno potuto escludere conseguenze gravi, diagnosticando una infiammazione alla trachea (“trachea infiammata”). Il bambino è ora fuori pericolo. Tuttavia, l’ospedale ha avviato le necessarie indagini per stabilire con esattezza la natura della polvere ingerita e cosa abbia provocato la reazione nel piccolo.
Come da prassi in questi casi, l’episodio è stato segnalato al SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) dell’ASP, l’organo competente per la sicurezza alimentare, che svolgerà ulteriori verifiche sul prodotto e sulla sua filiera. La rappresentante d’istituto, Valentina Mangiafico, pur sottolineando che non si intende “colpevolizzare la ditta delle uova” prima che le indagini facciano chiarezza, ha voluto rendere pubblico l’accaduto definendolo un “fatto increscioso”. “Non possiamo permettere che si ripeta”, ha aggiunto, spiegando la volontà di diffondere la notizia come monito e appello alla massima attenzione, soprattutto quando si tratta di prodotti destinati ai bambini. Resta da capire come una bustina con una polvere non identificata, e per di più con una confezione apparentemente fuori stagione, sia potuta finire all’interno di un uovo di Pasqua distribuito in una scuola.