Non è un semplice tabacco, ma una miscela potente e dannosa, nota in Asia come la “droga della fatica” e la cui vendita è severamente proibita in Italia. Parliamo del “Gutka”, una sostanza da masticare che le Fiamme Gialle del Gruppo di Caltanissetta hanno intercettato e sequestrato, smantellando un canale di approvvigionamento destinato al mercato nero locale. L’operazione si è conclusa con il sequestro di ben 21 chilogrammi di prodotto e la denuncia di un cittadino egiziano per contrabbando.
L’indagine è scattata grazie alla meticolosa attività di intelligence della Guardia di Finanza, impegnata a monitorare e analizzare le movimentazioni sospette di merci nella provincia. L’attenzione dei militari si è concentrata su una spedizione anomala, priva dei sigilli dei Monopoli di Stato, primo e inequivocabile segnale di un’attività illecita. I sospetti hanno trovato una drammatica conferma quando le analisi sul prodotto hanno rivelato la sua vera natura: non tabacco comune, ma “Gutka”, una sostanza che il testo delle Fiamme Gialle definisce “più comunemente denominata Snus”.
Questa miscela, composta da tabacco, noci di areca e altri aromi, è diffusa in alcuni paesi asiatici dove viene utilizzata per sopprimere la stanchezza e aumentare la resistenza durante lavori fisicamente usuranti. La sua alta tossicità e i gravi danni alla salute che può provocare ne hanno determinato il divieto assoluto di commercializzazione sul territorio nazionale.
Seguendo le tracce della spedizione, i finanzieri sono arrivati all’abitazione del destinatario, un cittadino di origini egiziane residente a Caltanissetta. La perquisizione ha permesso di rinvenire l’intero carico di 21 chili, già suddiviso in pratici pacchetti da 100 grammi, pronti per essere venduti al dettaglio in un mercato sommerso e pericoloso. Il valore commerciale della merce, se fosse riuscita a raggiungere le piazze di spaccio, è stato stimato in circa 10.000 euro.
L’uomo è stato denunciato per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Oltre al procedimento penale, le autorità provvederanno a quantificare l’ingente danno all’erario, calcolando i tributi evasi sull’intera partita. Ma l’operazione non si ferma qui. Sono in corso ulteriori approfondimenti per risalire all’intera filiera criminale, dalla produzione alla distribuzione, un’esigenza resa ancora più urgente dal significativo aumento della diffusione di questa sostanza illegale in Italia.