Serve organizzazione, solo con l’ organizzazione si può permettere ai tifosi di seguire la propria squadra anche in trasferta, ma ahimè oggi è più facile vietarle e questo non è più calcio.
Per la seconda volta in maniera consecutiva ai sostenitori del Lecce che vogliono partire con la loro squadra è vietato di farlo.
Dopo Cremona anche la trasferta di Milano è vietata ai tifosi del Lecce(residenti in Puglia) per motivi di ordine pubblico.
Erano 4000 i tifosi pronti a salire a Milano ed esser il 12esimo uomo in campo.
Dopo aver comprato i biglietti, dopo aver organizzato i viaggi, dopo aver prenotato alberghi, arriva la notizia: per voi tifosi del Lecce è vietato l’ accesso allo stadio.
Perché questo non è più calcio?
Questo non è più calcio! La passione di un tifoso ha dei costi, che per amore della maglia il tifoso sostiene.
Non si può però creare oltre il danno anche la beffa al tifoso, si prevede il rimborso del biglietto e tutti gli altri rimborsi a chi spettano?
I calendari della serie A escono ad Agosto/Settembre e non è accettabile che solo giorni prima delle trasferte venga deciso di vietarle.
Si dovrebbe decidere a Settembre quale trasferte vietare e quali no.
Il tifoso non prepara la trasferta il giorno prima, il tifoso prepara la trasferta con anticipo.
Sarebbe ora che la Lega Calcio, La FIGC prendesse in mano la situazione e non si creassero più queste confusioni dell’ ultimo momento.
Le squadre di calcio hanno diritto di ricevere il supporto dei propri tifosi.
Se come spesso si dice, i tifosi sono il dodicesimo uomo in campo, allora privare loro del tifo significa togliere INGIUSTIFICATAMENTE, un uomo ad una squadra.
E quando si vieta ai tifosi di poter tifare la propria squadra per mala-gestione mi porta ad affermare con fermezza. “Questo non è più calcio!”
Raffaele Longo – MeridioPost